Apertura simbolica della Tiburtina: basta scuse, pagate gli operai e finite sti lavori!

 

Siamo cittadini di Roma, abitanti della periferia est della Capitale, siamo le persone che ogni mattina attraversano in lungo e in largo Via Tiburtina. Siamo soprattutto quelle e quelli che da 10 anni si chiedono perché i lavori per l’ampliamento e il raddoppio di questa importante consolare siano rimasti non solo incompiuti, ma abbandonati a sé stessi, senza che venisse attuata almeno la rimozione di cantieri fantasma che ormai – non essendo operativi – producono traffico e rappresentano un elemento di insicurezza per la viabilità dell’intero quadrante.

Stamattina, dopo un percorso di partecipazione che si sviluppa da tempo nei nostri quartieri, abbiamo deciso di dare un segnale all’amministrazione municipale e cittadina: abbiamo “liberato” l’incrocio tra Via Tiburtina e Via del Casale di San Basilio da un cantiere ormai inutile, visto che i lavori in quel preciso punto erano stati praticamente ultimati: il c finale, con la stesura dell’ultima passata di asfalto, è stata compiuta da alcuni cittadini del quartiere che hanno messo a disposizione della collettività le loro professionalità lavorative. I benefici che ne seguiranno e che interesseranno la viabilità fino alle adiacenze di Settecamini si dovranno ad un percorso autogestito dai cittadini, sempre più spesso costretti a sostituirsi alle manchevoli amnesie della giunta municipale e cittadina.

In chiusura, vorremo fossero chiare alcune cose alle amministrazioni coinvolte:
questa azione è la prima di una serie messe in cantiere qualora le istituzioni interessate non dovessero intervenire con celerità sul tema della viabilità sulla Tiburtina;
chiediamo la fine dei cantieri fantasma, la messa in sicurezza della strada nei tratti da questi interessati e il pagamento degli operai.

 

BASTA SCUSE, PAGATE GLI OPERAI E FINITE ‘STI LAVORI!

Nodo Territoriale Tiburtina – Carovana delle Periferie

#liberiamolatiburtina

 

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